Pagina aggiornata al 02/08/2024

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PROGETTO S.E.T.E.

Soccorso Emergenze 
Torride Estati

Progetto nato per far fronte alla siccità, in aiuto alla sopravvivenza di animali selvatici e urbani.


PROGETTO SETE

In considerazione alla crescente siccità, ai cambiamenti climatici e alla volontà e necessità di tutelare gli animali selvatici, l’associazione NAICA ODV propone un progetto per dare supporto e soccorso agli animali già provati anche dai numerosi incendi che si verificano nei boschi.

Il presente progetto è “una proposta di massima” ed è stato redatto proprio per la sua presentazione agli Enti preposti, ai possibili fornitori e collaboratori, ai volontari che parteciperanno al progetto, al fine di definire l’iniziativa secondo le regole e le leggi vigenti e le relative autorizzazioni.

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FINALITA'

La finalità del progetto S.E.T.E. è di creare punti di abbeveraggio per gli animali selvatici con la fornitura e posa in opera di abbeveratoi in materiali naturali, nei boschi e zone verdi cittadine; nonché il recupero di stagni esauriti, la supervisione e gestione di quelli esistenti.

ABBEVERATOI

Il progetto prevede di produrre degli abbeveratoi in materiale naturale e di collocarli in luoghi da definire con gli Enti, posizionarli a livello del terreno, prevedendo quindi uno scavo di lieve entità. Saranno poco profondi e/o a gradini per evitare l’annegamento di animali di piccole dimensioni. Avranno una dimensione tale da poter contenere almeno 10 litri di acqua. La forma sarà preferibilmente circolare.

Le quantità e i luoghi di posizionamento saranno valutati e definiti in base alla morfologia della zona e alla presenza degli animali, previa consultazione di esperti. Le posizioni saranno rese note solo agli Enti e ai volontari, per evitare nocivi comportamenti da malintenzionati. Su ogni abbeveratoio sarà inciso il nome del progetto e un numero progressivo. Sarà creato un “Catasto S.E.T.E.” con la registrazione di tali dati e del Punto di Geolocalizzazione dei punti di abbeveraggio.

Esempio di abbeveratoio a gradini

Esempio di abbeveratoio in pietra

SENSIBILITA’ AMBIENTALE

La scelta di materiali naturali (pietra, terracotta, ecc.) è dettata proprio dalla volontà di non introdurre nei boschi elementi inquinanti. È noto ormai quanto sia grave il problema della plastica nell’ambiente e di quanto sia necessario l’utilizzo di materiali naturali. La presenza degli abbeveratoi andrebbe a soddisfare e regolamentare la sempre più presente sensibilità delle persone a fornire acqua agli animali durante le emergenze.

S.E.T.E. infatti si presta anche per andare a sostituire eventuali contenitori posizionati nei parchi da cittadini, nonché fare da supporto anche alle colonie feline in collaborazione con le gattare.

FONTI NATURALI

Gli abbeveratoi del progetto S.E.T.E. costruiti in materiale naturale e inseriti nel territorio, non costituiscono elemento invasivo né modificano le caratteristiche del luogo. In caso di pioggia infatti diverranno contenitori naturali di acqua piovana così come normalmente si formano pozzanghere e raccolte d’acqua dopo rovesci e temporali.

FAUNA

Si prevede che gli abbeveratoi potranno dissetare uccelli, roditori, ungulati, canidi e insetti della fauna locale. L’acqua è un bene primario, naturale ed essenziale alla vita, che non va privato a nessuno. In caso di pioggia e stagioni umide, il problema non sussisterebbe.

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L’iniziativa infatti ha preso consistenza nel momento in cui la siccità ha vuotato stagni e ruscelli, cioè fonti naturali di abbeveraggio per gli animali. Se il futuro prevede poi estati sempre più torride, gli abbeveratoi S.E.T.E. saranno necessari per dare soccorso ad una fauna già esposta anche al pericolo del fuoco. Gli incendi devastano zone molto ampie e costringono gli animali sopravvissuti alla fuga e alla ricerca di acqua.

PROTEZIONE

Il progetto si presenta anche in linea con le leggi vigenti di protezione e conservazionismo verso la fauna autoctona e alle specie particolarmente protette e in via di estinzione. La presenza di tali animali costituisce un patrimonio naturalistico di notevole valore. Dare loro supporto è un impegno che va valutato in tempi odierni anche nella considerazione che la presenza umana è sempre più invasiva e limita i loro spazi naturali.

VOLONTARI

Gli abbeveratoi saranno gestiti da volontari che si occuperanno del rabbocco durante i periodi di siccità. In ogni caso, in tutte le stagioni e condizioni meteo, verranno comunque sorvegliati a fini manutentivi, di pulizia e controllo, nonché ricambio in caso di acqua stagnante per evitare proliferazione di zanzare. La scelta di utilizzare materiali pesante come la pietra, dovrebbe fare anche da deterrente per eventuali furti e danneggiamenti da parte di terzi. Sarà indetto un bando di ricerca per trovare personale che vorrà partecipare all’iniziativa in via volontaria e gratuita. S.E.T.E. è aperto ad altre associazioni animaliste, ambientali e di altri generi affini o comunque non in conflitto con gli obiettivi statutari di Naica ODV, che vorranno partecipare, integrare, migliorare e apportare il loro contributo al progetto. 

STORIA

Il termine abbeveratoio è riferito a qualsiasi contenitore in pietra, cemento o legno, utilizzato per far dissetare gli animali negli ambienti rurali, nei pascoli e nei pressi delle fattorie. Antichi abbeveratoi sono ancora presenti nel nostro territorio e rappresentano un elemento della storia contadina e agricola nonché testimoniano le maestranze artigianali nel saper lavorare la pietra. Non era improbabile che questi “bevai” venissero utilizzati non sono da animali domestici ma anche da quelli selvatici.

Bovino che si disseta ad un abbeveratoio in un'incisione del XVII secolo. (Fonte Wikipedia)

Abbeveratoio in legno

FORNITORI

Gli abbeveratoi saranno costruiti da fornitori che saranno interpellati per ottenere preventivi e comprendere la natura economica dell’iniziativa. Essendo attività di volontariato, gli importi necessari dovranno provenire da donazioni, crowdfunding oppure tramite richiesta di fondi agli Enti preposti, chiamati in causa per le relative autorizzazioni del progetto. 

STAGNI

NAICA ODV propone all'interno del Progetto S.E.T.E anche la gestione degli stagni in collaborazione con Enti ed esperti del settore.

Lo stagno è una raccolta d'acqua di piccole dimensioni lungo le cui rive corre spesso una fitta vegetazione che in taluni casi cela alla vista lo specchio d'acqua centrale. Sembra quasi un lago in miniatura, ma la sua peculiarità è la ridotta quantità d'acqua il cui livello può calare di molto quando le sorgenti si inaridiscono o la temperature crescono provocandone l'evaporazione delle sue acque. Lo stagno diventa così una ristagna di acqua calda e poco ossigenata in cui possono vivere solo organismi animali e vegetali ben adattati a queste situazioni di stress idrico e termico. 

Uno stagno in salute rappresenta un habitat importante sia per organismi vegetali che animali. Attorno alle sue rive, quando possiede una certa estensione, possono trovare alimentazione, rifugio, riparo e luogo sicuro dove costruire il nido, rettili, uccelli acquatici, insetti e persino alcuni mammiferi. Nelle acque di uno stagno vivono pesci poco esigenti e che sopportano bene acque calde.

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Al contrario di quanto si possa pensare, in uno stagno non c'è la proliferazione di zanzare poiché è popolato da voraci predatori di larve e le zanzare non riescono a raggiungere l'età adulta riproduttiva.

Lo stagno quindi è un importante piccolo ecosistema dove la sua biodiversità è una ricchezza da salvaguardare. Le diversità genetiche, di specie e di ecosistema sono strettamente interconnesse tra loro e si influenzano. Perdita o deterioramento di una tipologia può avere effetti negativi sulle altre e sulla salute complessiva degli ecosistemi.

BIODIVERSITA'

La biodiversità è un termometro che misura lo stato di salute della vita sulla Terra, quindi è fondamentale per il funzionamento degli ecosistemi e per il benessere dell'intero Pianeta. Un ambiente più ricco e diversificato è infatti anche più sostenibile, garantisce vita e prosperità a chi lo abita, sia che si tratti di esseri umani, animali o vegetali. Ogni forma di vita ha un ruolo unico e contribuisce alla stabilità e alla resilienza degli ecosistemi. Per mantenere la biodiversità è quindi importante la creazione di aree protette, il recupero e la gestione di quelle già esistenti, il contrasto all'impoverimento degli habitat.

CONCLUSIONI

In considerazione a quanto sopra e nella convinzione che S.E.T.E. è un’iniziativa valida e che sarà accolta e favorita da molti, si vuole sviluppare questa proposta fino a farla diventare un progetto ben definito e dettagliato in tutti i suoi aspetti tecnici, economici e legislativi, che venga realizzato e che possa espandersi e coinvolgere sempre più realtà sensibili all'importanza della biodiversità.

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Naica ODV

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Costituita il 07/03/2014
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RUNTS dd 19/05/2022
rep. 29282

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